Android e Netbeans – Guida definitiva

Sviluppare su Android con NetBeans è possibile ma macchinoso, e il numero di operazioni che bisogna effettuare per essere operativi è fucina di errori diversi e subdoli. Questo articolo si propone di guidarvi fino al punto in cui godere della vostra prima applicazione per Android, funzionante.

1) Scaricate e installate NetBeans. Questa operazione consiste nello scaricare e installare il Java Development Kit (JDK) e poi l’ambiente di sviluppo (IDE) NetBeans (la versione che preferite). Oppure scricare il bundle (ovvero, JDK e IDE insieme).

2) All’indirizzo http://developer.android.com/sdk/index.html, si scaricano le SDK di Android per la piattaforma d’interesse (es: android-sdk_r07-windows.zip). Meglio scompattare il file nella cartella dove sono installate le sdk di java (es: c:\Programmi\Java). Chiamerò d’ora in poi <android-sdk> la cartella con le sdk di android (es: C:\Programmi\Java\android-sdk-windows).

3) Registrate il path <android-sdk>/tools tra le variabili d’ambiente, es. su windows: Icona “Risorse del Computer”>[Mouse Click Destro]>”Proprietà”>Tab “Avanzate”>Bottone in basso “Variabili d’ambiente”>Voce Path (in “Variabili di sistema”)>Modifica>Valore “Variabile” –> Aggiungere in coda il percorso <android-sdk>/tools (es: C:\Programmi\Java\android-sdk-windows\tools), ricordando il separatore (;) tra un path e l’altro.

4) Installazione delle sdk di Android: bisogna far partire SDK Manager, selezionare “accept all” e premere su “Install”. Ci metterà del tempo. Riavviare quando necessario.

5.1) Installazione della piattaforma di sviluppo su NetBeans: far partire NetBeans. Selezionare menu “Tools”>”Plugins”>bottone “Settings”>bottone “Add” –> Name: nbandroid, URL:  http://kenai.com/downloads/nbandroid/updates.xml.

5.2) Tornare sul Tab “Available Plugins”, cercare “Android”, selezionarlo e installarlo, cliccando e accettando le varie opzioni.

5.3) Aggiungere la piattaforma 2.2 della release 8 (solo per l’esempio, ma selezionate quella che volete) dal menu “Tools”>”Java Platforms”>bottone “Add Platforms”>selezionare “Google Android …”>Inserire il percorso <android-sdk>\platforms\android-8 (es: C:\Programmi\Java\android-sdk-windows\platforms\android-8)>Scrivere Android 2.2 e Selezionare “Android 2.2”>bottone “Finish”.

6) Bisogna installare un emulatore. Si può fare comodamente dall’android skd manager, da Virtual Devices>bottone New, e selezionando le opzioni a piacere. Si può anche fare dalla console con i comandi:

  • >android list target (per avere una lista dei target platform)
  • >android create avd – n <phonename> -t 2 (per creare un emulatore con quel nome e quel target)
  • >android list avd (per avere una lista degli AVD (Android Virtual Devices)

Nota importante: l’emulatore ci mette parecchi minuti prima di partire (di fatto è un sistema operativo). Perciò fatelo partire prima di compilare ed eseguire la vostra applicazione. Basta selezionare device, cliccare su “Start”, e attendere finché scritte più o meno fancy si susseguono fino alla schermata vera e propria del telefonino.

7) Creare una nuova applicazione da NetBeans, menu “File”>”New Project”>”Android”>”Android Application”. Tenendo conto del fatto che l’ActivityName è il nome che date all’applicazione. Nel metodo onCreate(…) della MainActivity, scrivete il codice: TextView tv = new TextView(this); tv.setText(“La mia prima applicazione android!”);  setContentView(tv); Facendo fare a NetBeans gli import necessari. Compilate e avviate, selezionando eventualmente la piattaforma di riferimento, magari una già avviata in precedenza.

Nota: gli spazi nel path (es: C:\Documents And …) possono creare problemi, in ogni caso si consiglia di utilizzare una cartella creata appositamente!

Eseguire le demo presenti nel package Android

Neanche questo è semplice come dovrebbe essere, dal momento che si tratta di esempi pronti. Purtroppo dei buoni esempi valgono almeno quanto un buon manuale, quindi bisogna essere in grado di installarli.

1) Entrare nella cartella di un progetto di esempio, (qui utilizzerò il progetto LunarLander presente nella cartella samples delle sdk di Android), editare il file AndroidManifest.xml e copiare il contenuto del tag package (es:com.example.android.lunarlander).

2) Creare un nuovo progetto Android, chiamarlo come il progetto della Demo (es:LunarLander) e incollare il Package Name. Anche l’ActivityName deve essere uguale a quella del progetto. L’inserzione di questi nomi dopo la copia di un AndroidManifest.xml è comunque è opzionale, con il passaggio successivo queste informazioni verranno sovrascritte.

3) Cancellare tutte le cartelle del progetto, meno le cartelle nbproject e build.xml, e copiare dentro tutte le cartelle del progetto originale. Editare il file nbproject/project.properties inserendo nella variabile main.component il valore com.example.android.lunarlander copiato poc’anzi dal tag package dell’AndroidManifest.xml

Compilazione, esecuzione, eccezioni.

Compilare (gli errori di compilazione spariranno dopo la creazione del file R), ed eseguire.

Se vi venisse dato l’errore d’esecuzione “Error: Activity class blablabla does not exist“, mentre voi vedete benissimo che la classe esiste, editate il file AndroidManifest.xml e aggiungete un punto prima del nome dell’attività (es: android:name=”.LunarLander”).

Se l’applicazione necessita della connessione internet ma non si connette, probabilmente dovete aggiungere sotto il tag manifest dell’AndroidManifest.xml il permesso: <uses-permission android:name=”android.permission.INTERNET” />

Potete risolvere il 90% degli altri errori ripulendo le cartelle, riavviando piattaforme e ambienti di sviluppo.

Buon divertimento.

2 Responses

  1. […] si risolve leggendo il paragrafo “Eseguire le Demo…” del’articolo “Android e Netbeans“, l’esigenza (ii) si soddisfa invece sfruttando l’ottimo tool DroidDraw. Di […]

  2. […] Il problema (i) si risolve leggendo il paragrafo Eseguire le Demo… dell’articolo Android e Netbeans, l’esigenza (ii) si soddisfa invece sfruttando l’ottimo tool DroidDraw. Di seguito […]

Leave a comment